GIAN CARLO CICCOZZI
Possiede un senso forte della materia, della sua vocazione ad essere il fondo concreto di ogni meditazione artistica, intricandosi e avvolgendosi in un’alchemica trasformazione, in cui l’uno e l’altro, toccandosi fisicamente e reagendo energeticamente, si mostrano come rivelazione di un invisibile, che diventa trionfo
di suggestione cromatica. Nelle sue opere, stratificazioni di informale si articolano in un forte senso della composizione, acquisendo una spazialità di colore, che diventa contaminazione stilistica, in cui ogni acquisizione nuova arricchisce quella che la precede, facendo un grande concerto di salti fantastici, avvolgenti.
Prof. Gallo Mazzeo Francesco